La Quercia delle Fate: la genesi


La Quercia delle Fate inizia la sua avventura...
Siamo nell'anno 2009 quando un gruppo di artisti romani si riunisce in una piccola soffitta della capitale e decide di fare un salto nel vuoto, portando con sè la propria creatività, la propria essenza, la propria arte e di intraprendere un viaggio a cui si preparava da tanto tempo...Un viaggio; l'unico viaggio che vale la pena di fare; quello oltre le barriere del consumismo, dei luoghi comuni, della borghesia dei falsi sè, dell'egoismo...un viaggio nei linguaggi artistici, alla scoperta della propria anima, della possibilità di non fermarsi mai solo all'io, alla propria scoperta...un viaggio che ha come meta quello della fusione dei linguaggi...
ARTE
ARTE
ARTE
una sola parola, un solo mantra che illumina e rende felicemente schiavi chi la coltiva, chi ne ha percepito l'odore. Un'arte che non si ferma alla pittura, al teatro, alla danza; ma un'arte che è un fiume ricco di colori, di suoni, di parole; un'arte che ha il coraggio di trasformarsi nell'incontro reciproco. Un'arte che nasce con noi, si svuluppa attraverso voi e si diffonde grazie a coloro che sono al di là di noi.....Un Tutto che non si ferma nella mutevole e settoriale visione delle cose.

ARTISTI nella Quercia

  • Agnese Boncompagni - musica
  • Alessandra Alquati - arte visiva
  • Alessandra Katrin Kidd Shaw - arte visiva & poesia
  • Alessio Ramaccioni - musica
  • Andrea 'ndj' Scaglione - musica
  • Andrea Bilotti -musica
  • Angela Belluscio - teatro & psicologia
  • Bernardo Gabriello - musica
  • Daniel Fermani - teatro & drammaturgia
  • Daniele Fusdan - Musica
  • Davide Spagnuoli - arte visiva
  • Enzo Bacchiocchi - musica
  • Francesca Gitto - teatro
  • Francesco Bignami - musica
  • Franco Barletta - arte visiva
  • Giordana Pagliarani- teatro & danza
  • Giovanna Berardinelli - teatro & musica
  • Laura Sales - teatro & danza
  • Marco Bottini - teatro
  • Marina Dore - teatro
  • Massimliano Rauco - arte visiva
  • Michele Robbio Tacci - arte culinaria
  • Rodolfo Roscetti - arte visiva
  • Sara Sebastiani - teatro & artiterapie
  • Silvia Rinaldi - arte visiva
  • Simone Marcelletti - mimica & linguaggio del corpo
  • Valerio Ciccareli - musica

Ali di Mishima

Ali di Mishima
Un omaggio...a 40 anni dalla morte.....vi aspettiamo tutti nella nuova sede....

Prima che sia buio

Prima che sia buio

Prima che sia buio

Prima che sia buio
Accendi il diritto alla vita

Presentazione di Prima che sia buio

Presentazione di Prima che sia buio
Libreria "Tra le righe" giovedi 4 novembre ore 18.30

la danza degli elementi

la danza degli elementi

LA DANZA DEI QUATTRO ELEMENTI

LA DANZA
DEI
QUATTRO ELEMENTI
La danza funziona semplicemente come un rituale. la trasformazione di ciò che è monotono in qualcosa di diverso, di ritmico, in grado di convogliare l'Unità”

INCONTRI INDIVIDUALI
La danza è un importante strumento di espressione globale della persona, una forma di manifestazione delle dimensioni profonde della natura umana. La sua capacità di sostenere il benessere attraverso la manifestazione delle emozioni era già nota in molte popolazioni primitive che attraverso i balli tradizionali mimavano i propri stati affettivi individuali o di gruppo. L’uso delle potenzialità terapeutiche della danza in una forma più sistematica risale a tempi più recenti in cui si sono sviluppate diverse forme di “danzaterapia” che comprendono metodi che utilizzano il movimento del corpo, in modi più o meno strutturati e in relazione ad obiettivi diversi. All’interno delle varie tipologie di “movimento-terapie” sono compresi pertanto differenti approcci, tutti accomunati dal riconoscimento del rapporto che unisce mente e corpo e che si pone alla base della possibilità di intervenire mediante la danza per favorire e sostenere la salute mentale e lo sviluppo psicologico

La danza dei quattro elementi si inserisce all’interno di questo contesto ed è strutturato in incontri individuali della durata di 75 minuti l’uno (dalla respirazione alla danza libera; dalla danza libera alla struttura). Il ciclo di incontri parte dalla danza di terra per arrivare alla danza di aria.
Ogni elemento si colloca in una parte specifica del nostro corpo, dai piedi alla testa. Un suo disequilibrio provoca la “malattia”.
Danzare vuol dire permettere agli elementi di essere in armonia e al nostro corpo di vibrare nel tempo e nello spazio

SONO PREVISTI ANCHE STAGE COLLETTIVI A CUI SI ACCEDE SOLO DOPO UN PRIMO PERCORSO INDIVIDUALE

PER INFO: Damona 320-9640077 339-4938138

I NOSTRI EVENTI

Gli artisti della Quercia e i loro amici si impegnano per la diffusione dell'arte:
questi gli eventi per seguirci!

LUNEDI 15 APRILE

LUNEDI 15 APRILE
PRESENTAZIONE DEL SAGGIO "VITE SICURE" DI ILARIA GUIDANTONI

L'uomo dei fili dorati 26 e 27 febbraio

L'uomo dei fili dorati 26 e 27 febbraio
Spettacolo Teatrale
L’UOMO DEI FILI DORATI di Daniel Fermani

Venerdì 26 e Sabato 27 febbraio

Roma, Teatro delle Palline di San Lorenzo

in Via del Verano 39




con Ludovica Cundari, Alessia Santoni e Laura Sales e la partecipazione straordinaria di Marina Dore e Mario Farina. Musiche di Corrado D’Ippolito



L’opera dell’autore italo-argentino, Daniel Fermani, apre la stagione artistica 2010 dell’Associazione culturale La Quercia delle fate, Centro per la diffusione di un linguaggio universale dell’arte. Scritta su committenza di Laura Sales, per essere rappresentata in Italia.



“La consegna era un’opera sui tappetti persiani attuata da tre/cinque donne, racconta l’Autore. Mi sembró allora adeguato creare una fantasia nell’atmosfera delle Mille una Notti, ma aggiungendo un carattere filosofico al racconto di – in questo caso - cinque donne. L’azione si sviluppa in una notte, termine che hanno le donne per tessere i tappetti i cui soggetti daranno forma e sostanza al mondo. Sebbene ci siano delle divinità invisibili che avrebbero ordinato questo compito, la creazione della terra e i suoi abitanti, dell’uomo e la sua anima, rimane lavoro delle donne. In questo modo ho preteso di riscattare il ruolo di dee primordiali che le donne hanno avuto nella mitologia umana, e restituire il loro protagonismo nella creazione. A tal fine era necessario introdurre una storia per giustificare quella notte nella quale le tre protagoniste avrebbero tessuto i loro tappetti, e ho scelto il mito di Penelope e la sua attesa nel palazzo di Itaca. Nel caso delle tre donne, che raccontano il mito, c’è una variazione che introduce brutalmente la realtà ed immediatamente la capacitá femmnile di trasmutare, in modo alchemico, la morte in vita”.





La Penelope di quest’opera sa che Ulisse è morto nella sua strada verso Itaca, e allora decide di ricamare sul tappetto della discordia la figura del suo uomo con le sembianze di un dio. Il parallellismo tra il lavoro di Penelope e quello delle tre donne dell’opera teatrale rafforza il senso demiurgico del loro compito, che non finirà nella morte, ma nella vita. La creazione implica spesso un sacrificio dello stesso dio creatore, ma voltato ad una rinascita in uno stadio diverso, forse lontano dai mali terreni.

Si tratta di un’opera corale il cui ritmo è scandito dalle parole, in uno stile poetico, misterioso e quasi onirico. Anche in quest’opera le attrici si vedono legate, non dalle parole stesse, ma da un compito ben definito, che è il ricamo di ognuna sul suo tappetto. In questo modo le azioni sono molto circoscritte ad un ambito individuale e piccolo, e le parole s’impadroniscono della forza degli impulsi fisici che nel corpo si devono limitare, per costituirsi nel vero movente delle azioni volte alla rappresentazione. L’uomo dei fili dorati è la creazione dell’ uomo dal punto di vista della donna, come dea primordiale, ma anche come amante che ha il potere di disegnare con le proprie mani l’oggetto del suo desiderio.



Per info e prenotazioni:

Damona, port. 320-9640077

querciadellefate@tiscali.it


Corpi di donne su di un piano inclinato

Corpi di donne su di un piano inclinato
Spettacolo teatrale

La musica fatta del 07 novembre

La musica fatta del 07 novembre
Watermelon Time in concerto

Mostra Pittorica "Le Ragioni dei Sensi"

Mostra Pittorica "Le Ragioni dei Sensi"
Mostra personale di Rodolfo Roscetti

La musica fatata del 26 novembre

La musica fatata del 26 novembre
Gli Armonici Incanto

La Musica Fatata del 12 novembre 09

La Musica Fatata del 12 novembre 09
con Andrea 'ndj' Scaglione

Ascolta "ndj"

Suoni cupi, technostuffs, deep down in your soul….



Release The Dancer 24.08.2009 - Parte 1.mp3
http://www.megaupload.com/?d=R5ZTUEPS

Release The Dancer 24.08.2009 - Parte 2.mp3
http://www.megaupload.com/?d=05BIVE6X

Mostra Pittorica "Percorsi"

Mostra Pittorica "Percorsi"
di Silvia Rinaldi

La Musica Fatata del 29 ottobre

La Musica Fatata del 29 ottobre
Africa Djambe

Mostra Pittorica En to Pan - Materia, Concetto ciclico e Forma

La musica fatata del 30 ottobre

La musica fatata del 30 ottobre
gli UNPLUG&PLAY

Mostra Pittorica "Percorsi"

Mostra Pittorica "Percorsi"
mostra personale di Silvia Rinaldi

Prima che sia buio - lettura per Watoto

Prima che sia buio - lettura per Watoto

LASCIAR TUTTO COM'ERA...

Lasciar tutto com'era



NOTE DI REGIA
Quanto la famiglia di origine influenza il resto della nostra vita? Dove può condurre l’eccessivo amore materno e un padre violento e alcolista? A cosa può arrivare il branco? Quanto una madre è disposta a difendere il proprio figlio colpevole?
Tutte queste domande trovano una chiave di lettura, una possibile risposta in questo testo di Ludovica Cundari.
La messa in scena essenziale e scura come nel carattere artistico della regista. Tutto è affidato alle capacità degli attori, ai loro strumenti, il corpo e la voce, messi al servizio di una drammaturgia poetica e quasi radiofonica. Un’unica musica accompagna le tirate dei personaggi, i vari punti di vista; le accuse, i ricordi, i confronti.
Un unico spazio scenico; un tavolo a delle sedie simboleggiano due luoghi distinti come a poter raffigurare non tanto uno spazio fisico quanto mentale ed immaginativo. Tutto sta accadendo ora, come può essere già accaduto in passato e sta avvenendo come ri-vissuto nella mente del ragazzo.
Nessuna retorica, nessun vezzo attoriale, nessun lirismo gratuito…solo un fatto di cronaca come tanti…
Un omicidio, un’accusa, una difesa, una famiglia che si confronta; una società che riflette su se stessa. Un microcosmo che rispecchia il macro.
DAMONA

SPETTACOLO TEATRALE



Di Ludovica Cundari




REGIA DI
LAURA SALES


Con
MARIELLA ROSATI LA MADRE
FABRIZIO TERRUSA FRANCO
MARIO FARINA IL PADRE
LUDOVICA CUNDARI BEATRICE
MASSIMO D’INNOCENZO L’AVVOCATO
ANGELA BELLUSCIO
LA GIORNALISTA


SABATO 26 SETTEMBRE- DOMENICA 27 SETTEMBRE ORE 21.00
SPAZIO MORGANA- LARGO DEI FIORENTINI 3 (VIA GIULIA) ROMA


INFO E PRENOTAZIONI 320-9640077

Lettura per Watoto il 24 ottobre

Cari amici,
la Quercia delle Fate promuove tutte le iniziative artistiche...in questo caso è orgogliosa di presentare un progetto veramente veramente importante dell'associazione WATOTO KENYA Onlus!

Queste le parole dei fondatori e gli obiettivi della fondazione, di cui potete trovare informazioni all'indirizzo
http://www.watotokenya.com/:

"Siamo un gruppo di amici che amano l’Africa ed i suoi figli, siamo convinti che tanto possiamo dare, ma che tantissimo possiamo imparare e ricevere da questo meraviglioso paese. Crediamo fermamente che l’unione delle capacità e il camminare insieme possano arricchirci reciprocamente e aiutare a raggiungere risultati migliori. Per questo tutto ciò che facciamo parte dall’impegno al rispetto delle persone e della loro cultura. Da anni ci rechiamo in Kenya; siamo partiti come semplici turisti e ci siamo ritrovati a voler fare qualcosa per questo paese. Negli anni abbiamo portato piccoli aiuti a livello personale poi, di fronte al problema crescente di bambini orfani a causa dell’AIDS abbiamo deciso che volevamo e potevamo fare di più".

E così:

"Watoto prosegue e si consolida ben oltre l’orfanotrofio inizialmente costruito, nello sviluppo di attività economiche che mirano alla realizzazione dell’auto-sostenibilità. Oggi iniziamo a cogliere i frutti…. Stiamo vedendo i nostri ragazzi, che abbiamo sostenuto negli studi e nella formazione, lavorare e metter su famiglia, avere dei figli. Il nostro impegno alimenta nuove speranze".

E la Quercia delle Fate vuole ricordare a tutti i suoi amici la prossima iniziativa:

Pro Watoto, sabato 24 ottobre ci sarà un aperitivo al Papyrus Café, in via dei Lucchesi vicino a Fontana di Trevi, dalle ore 18.

Vi aspettiamo... per procedere insieme con Watoto Kenya!

Il Duo Jazz2U

Il duo Jazz2U esegue standards di jazz, funky e bossa nova, interpretati in chiave divertente e godibile all'ascolto, passando poiper quelle armonie introspettive e delicate che rendono unico il jazz. Da un lato jazz2U cerca di far percepire al pubblico l'essenza dei brani come se venissero suonati da una formazione con ritmica completa. Dall'altro, la situazione più intima del duo consente di sfruttare al massimo l'interplay, cioè l'ascolto reciproco, e fornisce una soluzione musicale più unitaria e più morbida.

La Musica Fatata del 01 ottobre 09

La Musica Fatata del 01 ottobre 09
con gli Jazz2U

Dirò la verità!

Mostra Pittorica "En to Pan - Materia, Concetto Ciclico e Forma"

Mostra Pittorica "En to Pan - Materia, Concetto Ciclico e Forma"
dal 09.09.09 presso VI(ci)NO - Via del Pigneto 25

lunedì 10 gennaio 2011

La geodanza al Centro Studi Paganini

Cari Amici e amiche,

martedi 11 Gennaio
ci sarà una lezione di prova da me condotta di Geodanza (danza-movimento creativo)
presso il Centro Studi Paganini in VIALE ETIOPIA 8/a ROMA
alle ore 19.00;
dalla settimana successiva sarà operativo un nuovo corso a numero chiuso max 12 partecipanti.

La lezione di prova è gratuita ma è necessario prenotare.
info e prenotazioni 320-9640077 Laura

Il costo del corso è di 60 € mensili più quota associativa


E' per me questa una grande possibilità di diffusione del metodo e un'esperienza per i partecipanti di fusione tra danza e creatività, danza e musica.

La geodanza non richiede da parte dei partecipanti una conoscenza della danza ma la voglia di mettersi in gioco e sperimentare le possibilità del proprio corpo.

Vi chiedo cortesemente di diffondere questa email a chi pensate possa essere interessato

Grazie Laura

LA GEODANZA

Ascoltate la musica con l'anima.
Non sentite un essere interiore che vi si risveglia dentro? È per lui che la testa vi si drizza, che le braccia si sollevano, che camminate lentamente verso la luce. E questo risveglio è il primo passo della danza come la concepisco io (Isadora Duncan).


CHE COS’E’ LA GEODANZA

La geodanza è una disciplina artistico-terapeutica in cui il termine danza, non è inteso come movimento classico, strutturato ma, viene utilizzato nella sua più intrinseca accezione di danza come vita; come contenuto, come telaio dell’esistenza, come ritmo vitale, come globalità.
La danza, il movimento, il ritmo nasce e si sviluppa all’interno del corpo/mente, ove le sensazioni, le emozioni, le immagini, i pensieri che si formano seguono un flusso armonioso che danza in tutto il corpo. Si danza, quindi, non per diventare ballerini ma per sentire e vivere la danza nei suoi singoli momenti e frammenti, nelle sue forme mutevoli e nelle sue mille sfaccettature come specchio della vita; momento dell’incontro tra interno ed esterno, mente-corpo, immagine-gesto, spazio-tempo, io-tu, ascolto-decodificazione
Si cerca in ogni singolo incontro, in ogni musica, in ogni movimento la sua essenza, la sua integrità, il suo ritmo naturale, la sua unica via di decodificazione nel nostro movimento
E’ un lavoro contemporaneamente razione ed intuitivo. Razionale nella programmazione dell’incontro, nella condivisione verbale, nella struttura interna, in quanto le esperienze proposte rispondono ad un ordine logico e strutturato; intuitivo, nel senso che si lascia un grande spazio al sentire, all’immaginazione, alla sensibilità dei partecipanti, che vengono lasciati liberi di esprimersi e fluire all’interno della struttura proposta. Si lascia spazio e tempo al percorso della creatività del singolo e del gruppo

STRUTTURA DEGLI INCONTRI

La geodanza prevede un ciclo di incontri individuali e collettivi della durata minima di SETTE mesi con cadenza settimanale e strutturata come un viaggio attraverso i chakras.

La lezione risulta così articolata:

- il respiro e il corpo Risvegliare la propria energia e mobilizzarla in modo da porersi poi esprimere coinvolgendo sia la nostra parte emozionale che immaginativa Risvegliare la consapevolezza del proprio corpo, dei propri confini, della propria struttura e del proprio ritmo respiratorio; dei propri pieni e vuoti; delle vibrazioni e delle tensioni.

- la danza libera /il corpo/il ritmo e lo spazio
Il radicamento a terra, la sensualità, il potere personale, il sentimento, l’intuizione. La danza delle zone corporee, la visualizzazione, le relazioni, la gestualità integrata e periferica, i differenti ritmi, l’uso della voce, le vibrazioni sonore di base, i mantras.


- la struttura esercizi e posizioni strutturate

- le ananas, gli esercizi bioenergetici, le esperienze psicofisiologiche

- Il rilassamento l’abbandono fiducioso alla terra, lo spazio della visualizzazione, il viaggio meditativo


Ogni singola lezione ha una struttura che normalmente rispetta la successione indicata sopra, con piccole modifiche introdotte di volta in volta, poiché ritrovare gli stessi elementi di fondo è una buona base di appoggio e nello stesso tempo, l’introduzione di nuovi elementi pone i partecipanti nella capacità di cogliere l’essenziale negli elementi che ritornano e il contingente, necessario a stimolare l’immaginazione e a spiazzare il corpo e la mente che si addormentano nella ripetizione
Ogni incontro ha un inizio una climax e una fine; questa struttura è necessaria per non lasciare i partecipanti in uno stato di confusione che potrebbe generare ansia e senso di incompiutezza

mercoledì 22 dicembre 2010

Prima che sia buio
In ordine sparso seguendo un filo

Un viaggio a tappe per incontrare l’altro che è in noi

di Ilaria Guidantoni



Roma, 16 Dicembre 2010 - Si è concluso ieri sera alla libreria Mondadori Faggiani Next Door di Roma con un brindisi natalizio il viaggio di presentazione per l’anno 2010 del secondo libro, Prima che sia buio. In ordine sparso seguendo un filo, della giornalista politico-economica Ilaria Guidantoni.
Filo conduttore della serata, che si è snodata tra letture, interviste e musica, l'avvicinarsi della fine dell'anno e l'invito, Prima che sia Buio, ovvero Prima che sia tardi, troppo tardi, a lanciare una sfida perché si torni alla speranza da nutrire quotidianamente con un impegno in prima linea, senza facili illusioni, né ripiegamenti.
Un brindisi ad un nuovo anno, dedicato ad una nuova vita.
La serata, tra le note del sax di Corrado D’Ippolito, la voce di Laura Sales, condotta dal giornalista ed Economista Enea Franza, ha fornito ancora nuovi spunti ed osservazioni alle possibili interpretazioni di questo testo che via via sta assumendo una propria vita, a dispetto o ad integrazione, di quella creata dall’autrice. Una vita che cresce e si trasforma grazie agli interventi del pubblico, alle letture sempre nuove dei relatori invitati, degli artisti incontrati lungo il percorso.
La scelta dell’autrice è, infatti, quella di presentare il proprio libro come un viaggio a tappe senza repliche in cui si toccano le tematiche collaterali alla scrittura. Il libro come mezzo per immergersi nella riflessione e nella condivisione di linguaggi sociali e artistici differenti.
Un viaggio, iniziato giovedì 4 novembre presso la libreria romana Tra le righe con il titolo Prima che sia buio accendi il diritto alla vita a sostegno della campagna Io pretendo dignità con la quale Amnesty International intende porre i diritti umani al centro della lotta contro la povertà, perché proteggere i diritti di chi vive in povertà non è solo un'opzione: è un elemento essenziale di qualunque soluzione. E’ la notte africana che cala improvvisamente e che porta il gelo e la paura soprattutto per le donne a dominare questo primo incontro, condotto dal giornalista sportivo Valerio Piccioni. Prima che sia buio diviene così una metafora della notte africana e La povertà della donna: una questione sociale prima che economica.
A seguire, sempre nel mese di novembre, il 23 novembre, una seconda tappa, dal titolo Emozioni erranti, la rappresentazione come decodificazione. Quando il dolore trova condivisione, incontra la parola raccontata, la rappresentazione scenica, l’arte, diventa proposta creativa e si incammina sulla strada della gioia, presso la libreria L’Argonauta di fronte al nuovo Macro.
Un vero e proprio percorso che, partendo dalla parola scritta, attraverso la decodificazione della vita e la sublimazione dell’emozione, con il connubio di musica e recitazione è diventata e diventa arte. La serata, condotta dall’editore Andrea Menaglia, ha visto come relatore l’artista padovano, pittore e fotografo, Agostino Rocco che ha portato l’attenzione sul femminile. <>.
Il 14 dicembre, presso il ristorante Le Cappellette di Roma, terza tappa del viaggio, sotto la guida del metereologo de LA7, Paolo Sottocorona: La sacralità della vita e il femminile come alfiere. Il femminile custode della dignità della vita e vittima della negazione dei diritti civili. Una tavola rotonda ricca ed impegnativa che si è interrogata sulla sacralità della vita puntando, questa volta, la lente di ingrandimento sul femminile come alfiere. Un femminile che si fa custode della dignità della vita, della vita come dono e dovere di essere vissuta al meglio; una vita di cui non si deve sprecare un attimo; una vita che è sacra in quanto data senza essere richiesta. Prima che sia buio, con la lettura di “Buonanotte Aisha”, racconto di Natale, dedicato ai bambini di Watoto, Makobeni-Kenya,è stato utilizzato come spunto di riflessione sulla sacralità della vita da un tavolo di relatori, rappresentanti di ambiti differenti: il Direttore della Domus Sanctae Marthae in Vaticano, Monsignor Aldo Tolotto; il Primario radiologo dell’ospedale San Giovanni in Laterano di Roma, Carlo Simili; la Psicologa Liliana De Fabris e il Senatore Lucio D’Ubaldo, della Commissione Finanze.
Il testo, grazie ad una scrittura che lascia aperta la porta alla riflessione, alla condivisione, a differenti interpretazioni, diviene testo drammaturgico per platee sempre differenti che si confrontano sul gioco dell’esistenza. Un gioco misterioso dal volto contraddittorio che ognuno si trova a vivere, divenendone con il passare del tempo sempre più consapevole, come un alfiere che gioca la sua unica partita a scacchi.
Prima che sia buio, viene definito un testo aperto; un testo che si dona all’interpretazione; parole non autoreferenziali, non confinate al mondo dello scrittore ma, parole che diventano terreno fertile per i differenti linguaggi artistici. Parole che, una volta divenute libro, testo stampato, escono dal mondo dell’autrice e diventano patrimonio comune; terreno fertile per metafore e vissuti sempre differenti. Parole che mutano la loro natura, che si trasformano nelle proiezioni degli altri. Parole che decodificano, a volte, alla stessa autrice parti di lei ancora sconosciute o ignote fino a quel momento.
Il viaggio di Prima che sia buio sembra riprendere l’idea di un palcoscenico itinerante, che si adatta di volta in volta allo spazio ospitante, alla platea a cui si rivolge, alle domande che si concretizzano, ai relatori e agli artisti che ne fanno parte. Sono previste nuove tappe già dalla fine di Gennaio nel cuore di Roma.


Laura Sales, Addetto stampa – 320.9640077; uff-stampa@ilariaguidantoni.com o uff..stampaguidantoni@libero.it

Consulenti per la comunicazione Brizzi Comunicazione: 06.39030347; 06.39039091 info@brizzicomunicazione.it

Colosseo editoriale: 06.42014364, info@colosseoeditoriale.it


Prima che sia buio Un viaggio a tappe per incontrare l'altro

Prima che sia buio
In ordine sparso seguendo un filo

Un viaggio a tappe per incontrare l’altro che è in noi

di Ilaria Guidantoni



Roma, 16 Dicembre 2010 - Si è concluso ieri sera alla libreria Mondadori Faggiani Next Door di Roma con un brindisi natalizio il viaggio di presentazione per l’anno 2010 del secondo libro, Prima che sia buio. In ordine sparso seguendo un filo, della giornalista politico-economica Ilaria Guidantoni.
Filo conduttore della serata, che si è snodata tra letture, interviste e musica, l'avvicinarsi della fine dell'anno e l'invito, Prima che sia Buio, ovvero Prima che sia tardi, troppo tardi, a lanciare una sfida perché si torni alla speranza da nutrire quotidianamente con un impegno in prima linea, senza facili illusioni, né ripiegamenti.
Un brindisi ad un nuovo anno, dedicato ad una nuova vita.
La serata, tra le note del sax di Corrado D’Ippolito, la voce di Laura Sales, condotta dal giornalista ed Economista Enea Franza, ha fornito ancora nuovi spunti ed osservazioni alle possibili interpretazioni di questo testo che via via sta assumendo una propria vita, a dispetto o ad integrazione, di quella creata dall’autrice. Una vita che cresce e si trasforma grazie agli interventi del pubblico, alle letture sempre nuove dei relatori invitati, degli artisti incontrati lungo il percorso.
La scelta dell’autrice è, infatti, quella di presentare il proprio libro come un viaggio a tappe senza repliche in cui si toccano le tematiche collaterali alla scrittura. Il libro come mezzo per immergersi nella riflessione e nella condivisione di linguaggi sociali e artistici differenti.
Un viaggio, iniziato giovedì 4 novembre presso la libreria romana Tra le righe con il titolo Prima che sia buio accendi il diritto alla vita a sostegno della campagna Io pretendo dignità con la quale Amnesty International intende porre i diritti umani al centro della lotta contro la povertà, perché proteggere i diritti di chi vive in povertà non è solo un'opzione: è un elemento essenziale di qualunque soluzione. E’ la notte africana che cala improvvisamente e che porta il gelo e la paura soprattutto per le donne a dominare questo primo incontro, condotto dal giornalista sportivo Valerio Piccioni. Prima che sia buio diviene così una metafora della notte africana e La povertà della donna: una questione sociale prima che economica.
A seguire, sempre nel mese di novembre, il 23 novembre, una seconda tappa, dal titolo Emozioni erranti, la rappresentazione come decodificazione. Quando il dolore trova condivisione, incontra la parola raccontata, la rappresentazione scenica, l’arte, diventa proposta creativa e si incammina sulla strada della gioia, presso la libreria L’Argonauta di fronte al nuovo Macro.
Un vero e proprio percorso che, partendo dalla parola scritta, attraverso la decodificazione della vita e la sublimazione dell’emozione, con il connubio di musica e recitazione è diventata e diventa arte. La serata, condotta dall’editore Andrea Menaglia, ha visto come relatore l’artista padovano, pittore e fotografo, Agostino Rocco che ha portato l’attenzione sul femminile. <>.
Il 14 dicembre, presso il ristorante Le Cappellette di Roma, terza tappa del viaggio, sotto la guida del metereologo de LA7, Paolo Sottocorona: La sacralità della vita e il femminile come alfiere. Il femminile custode della dignità della vita e vittima della negazione dei diritti civili. Una tavola rotonda ricca ed impegnativa che si è interrogata sulla sacralità della vita puntando, questa volta, la lente di ingrandimento sul femminile come alfiere. Un femminile che si fa custode della dignità della vita, della vita come dono e dovere di essere vissuta al meglio; una vita di cui non si deve sprecare un attimo; una vita che è sacra in quanto data senza essere richiesta. Prima che sia buio, con la lettura di “Buonanotte Aisha”, racconto di Natale, dedicato ai bambini di Watoto, Makobeni-Kenya,è stato utilizzato come spunto di riflessione sulla sacralità della vita da un tavolo di relatori, rappresentanti di ambiti differenti: il Direttore della Domus Sanctae Marthae in Vaticano, Monsignor Aldo Tolotto; il Primario radiologo dell’ospedale San Giovanni in Laterano di Roma, Carlo Simili; la Psicologa Liliana De Fabris e il Senatore Lucio D’Ubaldo, della Commissione Finanze.
Il testo, grazie ad una scrittura che lascia aperta la porta alla riflessione, alla condivisione, a differenti interpretazioni, diviene testo drammaturgico per platee sempre differenti che si confrontano sul gioco dell’esistenza. Un gioco misterioso dal volto contraddittorio che ognuno si trova a vivere, divenendone con il passare del tempo sempre più consapevole, come un alfiere che gioca la sua unica partita a scacchi.
Prima che sia buio, viene definito un testo aperto; un testo che si dona all’interpretazione; parole non autoreferenziali, non confinate al mondo dello scrittore ma, parole che diventano terreno fertile per i differenti linguaggi artistici. Parole che, una volta divenute libro, testo stampato, escono dal mondo dell’autrice e diventano patrimonio comune; terreno fertile per metafore e vissuti sempre differenti. Parole che mutano la loro natura, che si trasformano nelle proiezioni degli altri. Parole che decodificano, a volte, alla stessa autrice parti di lei ancora sconosciute o ignote fino a quel momento.
Il viaggio di Prima che sia buio sembra riprendere l’idea di un palcoscenico itinerante, che si adatta di volta in volta allo spazio ospitante, alla platea a cui si rivolge, alle domande che si concretizzano, ai relatori e agli artisti che ne fanno parte. Sono previste nuove tappe già dalla fine di Gennaio nel cuore di Roma.


Laura Sales, Addetto stampa – 320.9640077; uff-stampa@ilariaguidantoni.com o uff..stampaguidantoni@libero.it

Consulenti per la comunicazione Brizzi Comunicazione: 06.39030347; 06.39039091 info@brizzicomunicazione.it

Colosseo editoriale: 06.42014364, info@colosseoeditoriale.it


giovedì 4 novembre 2010

IL DONO DI SE'

Cari amici...la quercia delle fate e la casa de asterion con molta fatica ma con tanta energia stanno portando avanti e concretizzando i loro progetti, la loro piccola casa, i loro sogni e la loro arte...ci sono voluti due mesi per rendere vivibile e accogliente i loro spazi ma,adesso, sono pronti a percorrere questa via...una via in cui il DONO DI SE è la moneta di scambio

giovedì 7 ottobre 2010

OTTOBRE 2010

LA QUERCIA DELLE FATE APRE UN NUOVO ANNO....
UN ANNO IN CUI TUTTO SARA' POSSIBILE
UN ANNO DI PASSAGGIO
UN ANNO DI MAGIA E RITUALITA'
UN ANNO DI ARTE....
UN LUOGO IN CUI ENTRARE, SPERIMENTARE, VIVERE
UN LUOGO DA AMARE E ASSAPORARE
UN GIOCO IN CUI IMMERGERSI
UN MONDO DA SVELARE
...LA SEDE DELLA QUERCIA DELLE FATE E' QUASI PRONTA....
E' UNA SEDE DI PASSAGGIO..
UNA SEDE DI CREAZIONE
UNA SEDE DI VISSUTI E DI POSSIBILITA'

La quercia delle fate è madrina de La Casa de Asterion "centro di ricerca e sperimentazione teatrale"....

sono attivi i laboratori di teatro
- IL MARTEDI DALLE ORE 20 ALLE ORE 22 A VIALE SOMALIA: PROGETTO PALCOSCENICO
LABORATORIO DI TEATRO FINALIZZATO ALLE MESSINSCENA DI 8 DONNE E UN MISTERO

- GIOVEDI DALLE 18 ALLE 20 A VIA CORINTO (SAN PAOLO): CORPI IN MOVIMENTO
LABORATORIO DI TEATRO SPERIMENTALE
E DA NOVEMBRE: IL LUNEDI: GEODANZA E DANZATERAPIA
PER INFO E PRENOTAZIONI: 320-9640077

lunedì 16 agosto 2010

PRIMA CHE TE NE VADA

…Prima che te ne vada, voglio che sappia che la tua apparizione, per me sostanziale, va oltre i limiti personali, oltre che i corpi celesti che brillano nelle caverne degli dei animali, oltre quello che mi mormora tra i capelli la mantide religiosa. Va oltre tutto questo e forse anche di più, sempre sotto la minaccia del corpo umano. Parlo immersa nel tempo. Questo cordone ombelicale esiste soltanto se noi gli permettiamo di esistere. Tu puoi sempre reciderlo; ma se lo desideri, lui sarà sempre lì. Ma non credere di perdermi se il mio ruolo nei tuoi confronti è cambiato. Questo potrebbe succedere, perché posso anche essere la tua nonna barbuta e senza denti, o il tuo fantasma, o un luogo indefinito. Se un giorno me ne andrò, per ragioni umane, non dovrai mai avere paura di cercarmi, perché saprai sempre dove trovarmi, se lo desideri. In futuro comunicheremo in un modo così perfetto che i timori e le debolezze si trasformeranno radicalmente, diventando ponti che ci uniscono. Nel frattempo i sentieri sono sempre caldi e aperti. Se per caso interromperai per qualche tempo la comunicazione abituale, io sarò qui, se tu lo vuoi, perché gli elementi sotterranei non dipendono assolutamente dalla nostra volontà… (Alejandro Jodorowsky)

venerdì 18 giugno 2010

Lettera giugno 2010

Cari amici, sostenitori, magici e artisti....La Quercia delle fate sta concludendo il suo primo anno di vita e lo farà organizzando una meravigliosa cena alla Quercia per i primi di luglio.....
Un anno è volato via tra mostre, concerti, spettacoli, discussioni, delusioni, sogni, incontri, cene. Un anno è trascorso. Damona, Arto e Lugus si guardano, brindano e rafforzano le proprie certezze, le proprie sensazioni, i propri bisogni....
rafforzano e condividono l'idea di mettere tutte le forze in questo meraviglioso sogno che è la ricerca di un linguaggio universale dell'arte.
Dopo un anno vissuto nella speranza di creare e sentir nascere qualcosa che accumunasse le persone si sentono di condividere questa bellissima frase di Jurij ALSCHITZ
"Non vedono, non sentono. È ridicolo e assurdo pretendere da loro che diventino un ensemble di artisti; così come non si può pretendere da una lumaca che esca fuori dal suo guscio.
La vita si organizza per proprio conto, e non siamo noi a organizzare lei, come a volte ci sembra. E non può essere che, allo stesso modo, l'idea di arte consista proprio nel fatto che la natura stessa si organizza da sola, e cioè che l'opera stessa si crei da sola? Se veramente è così: allora, la cosa migliore è limitarsi a non ostacolarne il processo di crescita, è semplicemente creare le condizioni dalle quali può scaturire la vita; è organizzare l'ambiente in cui può nascere una creazione..."
Un anno è trascorso ed il sangue nelle vene scorre ancora più veloce, la rabbia e il desiderio di creare si intensificano, la necessità di coinvolgere per forza gli altri cede il passo alla ricerca di una verità elitaria, dove non è la quercia a cercare l'altro, ma l'altro a cercare la quercia e a sostare sulle sue radici, insieme a figure sempre pronte al dialogo e alla sperimentazione. noi siamo su quelle radici, pronti ad ascoltare ed accogliere chi si avvicina, ma da qui non ci muoviamo...veniteci a trovare...sapete dove siamo!

mercoledì 26 maggio 2010

COMUNICATO STAMPA VITE SICURE

Cuore e ragione per la sicurezza stradale
"Vite sicure"racconta gli ingredienti di una battaglia sociale di emergenza

Roma, 20 maggio - cuore e ragione, gli ingredienti per vincere l'insicurezza stradale raccontati dal saggio "Vite sicure", viaggio tra strade e parole di Ilaria Guidantoni (Edizioni della Sera) sulla comunicazione che ruota sul tema dell'incidentalità. "E' nel gioco uomo-donna, emozione e cervello ovvero motore e volante che si snoda la sfida del libro", ha sottolineato Umberto Cutolo, direttore "SetteStrade" che ha moderato il dibattito alla libreria Odradek di Roma. E' necessario muoversi con più coraggio,come già si fa in Europa è l'invito di Claudia Mellace, responsabile Rapporti Internazionali Dlv BBDO. "Il problema è che ai pubblicitari si chiede di fare informazione e non solo comunicazione e questo non funziona". La scommessa è nell'integrazione tra comunicazione e informazione-formazione continua perché la correttezza al volante diventi un automatismo: "Il problema è la percezione e serve formazione continua per cambiare un atteggiamento collettivo", ha dichiarato l'AD di Anita Servizi/Confindustria, Alfonso Trapani, impegnato in un programma di formazione per i conducenti dei Tir. "E' sulle premesse che bisogna agire - ha sottolineato l'ex Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi - perché la comunicazione è uno strumento per promuovere la cultura della legalità. Serve un progetto integrato nel tempo come è avvenuto nella diffusione della sensibilità ambientale". La comunicazione, ha concluso l'autrice, è lo strumento per realizzare un matrimonio di interesse tra cultura ed economia della mobilità e ha il compito di rendere l'etica delle regole attraente, coinvolgendo in una dimensione di gioco soprattutto i giovani".

lunedì 3 maggio 2010

Itaca (Costantino Kavafis)
(una poesia in cui il cammino diviene la meta. Samsara è Nirvana).

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e il sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga
che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche aromi
penetranti d'ogni sorta, più aromi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca
- raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.

Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare

mercoledì 7 aprile 2010

Vite Sicure” Viaggio tra strade e parole
di Ilaria Guidantoni

Roma, Giovedì 15 aprile 2010
Sala delle Colonne, Palazzo Marini - Camera Deputati
Via Poli, 19
Ore 10.00-13,00 – Seguirà Aperitivo

Lettura di Funeral Blues di Auden
Laura Sales, Attrice e regista

Proiezione di uno spot realizzato da BBDO

Saluto di apertura
Gianpietro Vigorelli, Presidente D’Adda-Lorenzini-Vigorelli BBDO, Gruppo BBDO

Ne discute con l’Autrice

Relatori
Ascanio Rozera, Segretario generale ACI
Mauro Fabris, Commissario straordinario Galleria del Brennero

Interventi

Sergio Dondolini, Direttore generale Direzione generale Sicurezza stradale Ministero dei Trasporti
Alessandro Bianchi, Presidente Mesogea – ex Ministro Trasporti Governo Prodi

Silvano Moffa, Presidente Commissione lavoro Camera Deputati
Silvia Velo, Vice presidente Commissione trasporti Camera Deputati
Paolo Cattorini, Presidente Assosegnaletica
Giuseppina Della Pepa, Segretario generale Anita
Paolo Mazzoni, Responsabile Rapporti istituzionali Centro studi 3M